martedì 12 aprile 2011

Etes-vous un Radical Chic?

Ceci n'est pas un radical chic

La violenza delle Etichette
da un'inchiesta del Corriere della Sera del 20 Aprile, 2014

Prosegue il nostro viaggio tra le numerose problematiche che negli ultimi tempi imperversano nel mondo dei cosiddetti "intellettuali", anche se sarebbe forse più corretto dire "diversamente intelligenti", o anche semplicemente "diversi" . Dopo che la scorsa settimana abbiamo ascoltato alcune interessanti storie dei gestori di cinema di Essay - i quali ora si dividono in pittoresche ma dignitose attività: dallo scaffalista all'impiegato in telemarketing - oggi andremo ad ascoltare cosa hanno da raccontarci due veri "addetti ai lavori", parliamo dei medici-terapeuti del CRAB (centro recupero amanti della bellezza): Ciro Scapece e Giannicola Dabari. I due uomini, sulla cinquantina, ci accolgono nel loro stravagante studio nel quartiere più "aperto" della città. Ad accoglierci, su una ispida moquette viola, un forte odore di incenso; faccio caso a diversi oggetti kitsch che ingombrano la scrivania, provenienti, immagino, da biechi negozi di souvenirs di località (più o meno) esotiche. Cercano di offrirmi dei succhi di frutta biologici ma evidentemente mi trovo costretto a declinare l'offerta, ciò che mi colpisce è che entrambi hanno la barba folta su un solo lato del viso, mentre l'altro è perfettamente liscio. E le parti dei due uomini sono opposte: Ciro ha rasato la sinistra mentre Giannicola la destra. Iniziamo a parlare anche se entrambi, prima di iniziare l'intervista, hanno ampiamente inalato etere.
I: Signori, come vi è venuta l'idea di un CRAB?
CS: L'idea ci è venuta qualche anno fa, nel 2010 eravamo entrambi psicoterapeuti junghiani ma eravamo piuttosto insoddisfatti della riuscita del nostro lavoro. Sentivamo in qualche modo la rottura del...come posso dire....
GD: Fluido empatico, forse vorresti dire
CS: Sì, grazie, nicola. Si trattava della rottura di un fluido empatico con i nostri pazienti e anche del fatto che la nostra clientela era perlopiù composta da attori, registi, scrittori che hanno in poco tempo conosciuto la rovina della loro fortuna e non poterono, improvvisamente, più permettersi i mille euro a seduta. Tutti i nostri clienti in quel periodo sono stati colti da una profonda crisi d'identità dovuta a una sempre più pressante ostilità che vedevano crescere intorno a loro. Avevano perso il contatto con il Sé; con molti di loro avevamo lavorato duramente per trovare finalmente l'anima guida e tutto si è perso così...così...
GD: ...Assurdamente
CS: No no....volevo dire...
GD: Antieziologicamente forse
CS: Esatto! sì nicola, grazie: antieziologicamente. Noi eravamo diventati poveri, al punto da non poterci più permettere il sostentamento del dromedario che accogliamo nel nostro giardino a pianta circolare. Sa, è un prodigio, vero nicola?
GD: Un vero prodigio signore, un vero prodigio. Pensi che gli abbiamo insegnato a fare i palloncini con il chewing gum e tra poco, le assicuro, sarà in grado di recitare la terra desolata a memoria...
CS: Sa, si chiama Wilson, come il pallone di Tom Hanks. Grande attore Tom Hanks, solo che si butta un po' troppo via, come Nicholas Cage, grandi attori però...
I: Sì, ehm, parlavate di ostilità nei confronti dei vostri pazienti, a cosa facevate riferimento?
CS: Vede, noi pensiamo che tutto sia iniziato dalla diffusione del termine Radical-Chic. Con quel termine e con tutto il mondo concettuale che riesce ad evocare: ll'archetipico odio per gli intellettuali e per gli uomini di pensiero in genere, ma anche solo per i semplici amanti dell'arte e della bellezza, ecco, con quel termine tutto questo  si è come radicato e ramificato all'interno di quel mondo stesso. La gente come posso dire...
GD: La gente del bel mondo
CS: no no, nicola, no. Si tratta, appunto, di gente a cui piaceva andare alle mostre, vedere i film di ozu, leggere stendahl, fare l'aperitivo, mangiare etnico. Mi riferisco a quella gente lì, la gente che amava la cultura. Quella gente lì a un certo momento ha iniziato a insultarsi a vicenda, e molto più a fondo di quanto già non facesse, i vernissage diventavano risse da capogiro, le persone andavano a teatro  solo per entrare in un'orgia di insinuazioni collettive, di odii sotterranei; come lei sa, il culmine di questa escalation di improperi verbali è stato l'omicidio di Renzo Piano con una banana avvelenata. Si è diffusa una sorta di pandemia isterica, non facevano che darsi del "Radical-Chic" a vicenda così sono tutti entrati in una....in una...
GD: "Morbosità regressiva"
CS: Sì, può andare. Vede, questa morbosità regressiva, così come la chiama nicola, è una mania di "ritorno al rudimentale", al cattivo gusto, alla volgarità; c'è un improvviso abbandono della vita sofisticata e ricca di interessi culturali che si era soliti condurre, non si fa più nulla di quanto si faceva prima per paura di essere additati come Radical Chic e si fanno invece cose di assoluto cattivo gusto.
I: cosa significa esattamente: "di assoluto cattivo gusto", non è un'espressione un po' pretenziosa? specifichi meglio ciò che vuole dire
GD: Forse ciro voleva intendere brutali, o barbare
CS: No, nicola, non è questo. Ecco, per spiegarle le narrerò le storie di qualche mio paziente, mantenendo l'anonimato di queste persone, si intende, non vorremmo...
GD: non dovremmo...
CS: non potremmo!
GD: s'intende
CS: s'intende. Le cito l'esempio del signore che chiameremo, in maniera del tutto fortuita, Signor ZETA
GD: non sarebbe meglio ICS?anzi, anzi, senti qui: Signor IPSILONICS, suona bene, ne'?
CS: Sì, sì. Allora: il signor IPSILONICS era un prestigioso attore del circuito del teatro indipendente di Rovigo e Provncia. In quel periodo stava portando in scena da mesi la replica del suo spettacolo di enorme successo, le cose andavano sorprendentemente bene, al punto che per lui si prospettava una remunerativa turnè nel ravennate. Lo spettacolo in questione, per essere più precisi, consisteva in una rivisitazione di Aspettando Godot
GD: Sa, è l'opera di Samuel Beckett, un'importante scrittore irlandese
CS: Il signor IPSILONICS era interessato al recupero dell'essenzialità beckettiana contro la verbosità inconcludente dell'ultimo post-moderno (il post-mortem del post moderno insomma). Nella sua opera i nomi originali dei personaggi erano stati sostituiti dai nomi dei personaggi di Friends e il cane (Lucky) era sostituito da un lemure (Chandler).
GD: non credo che questo interessi al signore
I: in effetti potrebbe arrivare al dunque
CS: sì, d'accordo.Al signor IPSILONICS sono iniziate ad arrivare diverse ed inquietanti minacce. Al bar iniziarono a preparargli il caffè macchiato freddo, quando tutti ben sapevano come il signor IPSILOICS bevesse solo caffè macchiato caldo e non tollerasse affatto il caffè macchiato freddo. Per non parlare dello stalking subito a casa
GD: una roba agghiacciante signore, agghiacciante
CS: agghiacciante. La cassetta postale era ogni giorno ricolma di volantini con la faccia di Zequila, trovò il telecomando privato del terzo canale, Un giorno il signor IPSILOICS scese le scale del suo condominio, controllò la posta e cosa trova?
GD: non mi ci far pensare ciro, non mi ci far ripensare
CS: sì, trova una cassetta di over the top in lingua originale. Il signor IPSILONICS sospese la sua turnè, fu costretto a una spaventata reclusione, le sue giornate erano ormai scandite da caffè macchiati freddi e feroci crisi di identità. Iniziò a guardare rete4, i telefilm americani della mattina. Si segnò in palestra. Dopo qualche mese la sua vita era  trasformata: trovò impiego come magazziniere (nonostante il master in arti e scienze dello spettacolo); si tatuò il nome di sua madre sull'avanbraccio e abbracciò un vocabolario misero, ridotto ai minimi termini, che faceva largo uso di parole come "sbraco" o "teribbile". Fortunatamente un suo vero amico ci ha segnalato il suo caso e siamo intervenuti noi, lo abbiamo salvato poco prima che sostenesse l'ultimo provino per entrare in un noto reality televisivo, oggi vive nel nostro centro e sta riprendendo lentamente le forze, ma non è affatto facile.
I: in cosa consistono le vostre cure?
GD: humpf
CS: beh. le nostre sono cure particolari; abbiamo l'abitudine di far seguire a ciascuno il proprio singolare e stringente programma di cure. Ad esempio il signor IPSILOICS effettua delle sedute, che possono durare dalle 10 alle 16 ore, di visione del decalogo. Inoltre, sempre per mantenerci sul suo esempio
GD: sì, mi sembra paradigmatico
CS: il signor IPSILOICS deve seguire qui una sua precisa dieta: principalmente composta da pane vecchio e pesce toro; da bere tisana all'ortica la mattina, non zuccherata naturalmente, e porto durante i pasti. Alla domenica anche delle pastarelle al pranzo, ma rigorosamente vuote.
GD: La scorsa notte ha avuto delle visioni nel sonno, gridava convulsamente di non volere assolutamente il Gari sopra il Temori
CS: Sì, gridava una cosa come: "Nemmeno quella contadina di Linsday Lohan arriverebbe a mettere quel cazzo di Gari sopra il Temori! signori questo è un affronto, chiamatemi un responsabile!"
GD: Capisce, questo è un segno evidente di guarigione
I: Si capisce. Signori grazie per la vostra testimonianza
CS: Dovere
GD: Non vuole vedere il dromedario?
I: Meglio concludere qui
CS: Le assicuro che è straordinario, Giannicola prendi un chewing gum
I: Signori grazie ancora
GD: Almeno prenda una mentina

Mi trovai costretto a rifiutare quelle che, dentro un recipiente di vimini, avevano tutto l'aspetto di noci.

Leon Blavatsky

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